CHIESA DI SAN TERENZIANO
Buildings / monuments / ancient remains
Cavriago and surroundings

Il Comune di Cavriago ha organizzato un percorso di partecipazione dal titolo “LUOGHI BELLI A CAVRIAGO”, in cui i cittadini e i giovani partecipanti hanno individuato sul territorio i loro luoghi del cuore, spiegandone anche la motivazione:

“Il sagrato della chiesa di San Terenziano è sempre stato un punto di ritrovo con gli amici, per trascorrere momenti in compagnia” (Filomena di anni 46)

“Luogo dove poter riflettere sui miei ricordi, sia belli che brutti” (Elena di anni 26)

“Ricordo la vittoria dei mondiali di calcio del 2006, la gioia e i festeggiamenti con gli amici di scuola e del paese. La bellezza dei miei 14 anni e delle estati da adolescente” (Martina di anni 31)

“Sui gradini del sagrato scattammo una bella foto della redazione di Paese Nostro, il giornale di Cavriago di cui facevo parte” (Brunetta di anni 70)

“Nel coro ligneo di San Terenziano, dietro l’altare, il Don si a accorge che è stato rubato un pezzo, asportato dal muro, un pezzo di questo coro ligneo. Per ripristinarlo il Don ha chiamato mio padre, scultore. Mio padre ha deciso di farlo. Prendendo i disegni del particolare, del decoro. Un vaso con un mazzo di fiori, tutto in legno. Poi con me e degli amici andò  a montarlo. Mio padre segretario di sezione del Partito Comunista Italiano,  Fosselli Enzo altro segretario di sezione e Macaia, staffetta partigiana. Entriamo in chiesa io, mio padre e tutti gli altri. Don Battista ci apre.  In chiesa troviamo la Gioietta, una signora gentilissima, che era della Democrazia Cristiana. Entriamo e la Gioietta dice a don Battista: “Veh, cosa ci fanno in chiesa tutti questi comunisti? Ma voi ci venite a messa?” E per un paio di giorni sui giornali gli articoli con scritto: “I rossi che aiutano i bianchi di Cavriago”. Ha fatto ridere. La Gioietta era una brava persona. Schietta. Senza mai peli sulla lingua” (Lino di anni 82)

“Sotto a San Terenziano c’è un passaggio che si collega a qualcosa? Alle due chiese? Quella di San Terenziano con quella di San Nicolò? E sotto la nostra chiesa, dove c’è il portone, dicevano che lì c’era l’entrata di un sottopassaggio. Ma non so se è vero. Forse è solo una leggenda. Parlavano di un tunnel anche lì, ma non so se è poi vero (Maria di anni 84)

La prima traccia di una chiesa a Cavriago risale al 996, quando la Contessa Rolenda di Provenza donò alla cappella dedicata ai Santi Eusebio e Terenziano e alla Vergine. Nel XII secolo fu trasformata secondo lo stile romanico, con tre navate, come evidenziato dagli scavi del 1926. La costruzione attuale fu realizzata a partire dal 1615, su progetto dell’architetto reggiano Francesco Pacchioni, sfruttando parte delle fondamenta medievali. La struttura è a croce latina con tre navate, facciata a due registri (tre porte, otto lesene sotto; trifora e quattro oculi sopra).  Sulla crociera si erge una luminosa cupola con lanterna.  Tra il 1666 e il 1668 fu edificato il campanile, su iniziativa popolare, poi dotato di orologio nel 1689.  Nel 1750 fu ingrandito il coro, trasformandolo da quadrangolare ad absidale, per volere del parroco Boncompagni . Gravi danni ai terremoti del 1818 e 1832, portarono a restauri tra cui la rifacitura della facciata in stile neoclassico, progettata da Luigi Groppi.  Interventi successivi nel 1926, 1982, 2001 e 2013 (come il rialzo del pavimento di 26 cm) hanno mantenuto la chiesa in ottime condizioni. All’interno si conserva una pala raffigurante San Terenziano in adorazione del Crocifisso. Sul sagrato si trova un pozzo seicentesco sormontato da colonna e croce, e ai lati del piazzale una edicola settecentesca neoclassica dedicata alla Madonna della Brama. Il sagrato, oggi giardino pubblico, è abbellito da tigli, ippocastani e cedri, restaurati negli anni ’90

Share this contribution: